Il Premio Nobel per la Letteratura Herta Müller inventa una nuova forma letteraria di narrazione. Una storia in collage. Parole ritagliate una a una, incollate su un foglio, per raccontare scene di un campo di accoglienza di una piccola città tedesca. Le conversazioni folli e divertenti del funzionario Herr Fröhlich si alternano alla nostalgia di casa di chi è dovuto fuggire dalla propria terra. Tutto accade in un campo anonimo, dove esseri umani giungono da varie parti del mondo in cerca di un'esistenza migliore. Questo è un libro d'arte, interamente a colori. La maestra Herta Muller con la sua poesia, con le sue parole ricercate, "ritagliate" con cura, ci racconta il sentimento del sentirsi straniero in ogni parte del mondo.
TITOLO IN CATALOGO Verifica disponibilitàLola viene trovata morta, impiccata in un armadio. Era arrivata dalla campagna per studiare in città. Post mortem, durante un'assemblea convocata per giudicare il caso, viene estromessa dal partito per essersi tolta la vita. Ma nella Romania di Ceausescu un suicidio spesso non è tale, pensano gli amici di Lola, che credono in altre parole, pronunciano altre parole rispetto a quelle proclamate dal regime. E così ripercorrono il suo cammino, tentano un'opposizione che non può avere altro esito che il fallimento e il dolore. "Amicizie. In tempi in cui la vita è minacciata si estendono a tutto quel che si immagina sia la vita", ha scritto Herta Müller a proposito di questo romanzo nelle cui pagine ricorre la parola, volutamente ambigua e metamorfica nel suo significato, "cuoreanimale".
TITOLO IN CATALOGO Verifica disponibilitàAlla vigilia della caduta del Muro di Berlino, Irene lascia il "paese del dittatore" dove è nata e cresciuta e si mette in viaggio per "l'altro paese". In perenne movimento tra stazioni grandi e piccole, treni e sale d'aspetto, Irene affronta il passaggio da un luogo familiare a una terra straniera, e la difficoltà di mettervi radici. Con il suo stile secco e tagliente e una narrazione priva di tentazioni sentimentali, in questo romanzo, per tanti aspetti autobiografico, il premio Nobel Herta Müller racconta l'esperienza della fuga dalla dittatura e di un esilio volontario, che non per questo risulta però meno doloroso. Racconta di un'esistenza "slegata", ovvero priva di legami e alla ricerca di un tessuto che le permetta di connettere i momenti sparsi della sua esistenza; degli amori, delle inibizioni, di nostalgie e ricordi di una donna di trentacinque anni "non più giovane", che vive tra i confini.
TITOLO IN CATALOGO Verifica disponibilitàSono gli ultimi tempi prima della caduta del regime di Ceausescu in Romania. Adina fa la maestra, e ha in casa una pelle di volpe. Un giorno si accorge che in sua assenza è scomparsa la coda della volpe. È l'inizio: subito dopo scompare anche una zampa, poi un'altra. Adina è stata presa di mira dai servizi segreti. Pubblicato per la prima volta in Germania nel 1992 e finora mai tradotto in Italia, questo romanzo si sviluppa attraverso la successione di quadri ed episodi - evocati con straordinaria potenza da una scrittura secca, ipnotica - che raccontano la storia di Adina, dell'amica Clara e del suo amante Pavel, informatore della Securitate, e del musicista Paul. Fino al crollo della dittatura. La minaccia, tuttavia, non cessa: chi è la volpe e chi il cacciatore?
TITOLO IN CATALOGO Verifica disponibilità"Sono convocata. Giovedì alle dieci in punto." Una giovane donna senza nome, in una città rumena, un appuntamento obbligato e temuto con i servizi segreti del regime di Nicolae Ceausescu. Durante il tragitto in tram per presentarsi all'interrogatorio, immagini e figure della vita attraversano la mente della protagonista: l'infanzia in una cittadina di provincia e il desiderio semierotico da lei provato per il padre, il primo matrimonio con un uomo che "non era capace di picchiarmi e perciò si disprezzava", i racconti strazianti del nonno sulla deportazione. E poi la giovane amica Lilli, uccisa da una sentinella alla frontiera con l'Ungheria mentre tentava di fuggire dal paese; e Paul, le sue giornate e le sue notti trascorse fin troppo spesso nell'alcol, ma anche i momenti di felicità vissuti insieme a lui, come bagliori fuggevolmente accesi. Tutto si affaccia alla memoria e si intreccia al presente, agli interrogatori e alle vessazioni, all'angoscia quotidiana e agli stratagemmi con cui il pensiero cerca tenacemente di non soccombere. Con questo romanzo Herta Müller ci offre un'esplorazione toccante e magistrale su come la dittatura arrivi a impadronirsi di ogni fibra dell'umano.
TITOLO IN CATALOGO Verifica disponibilitàUna conversazione che è quasi un romanzo, un'autobiografia che sorge in un dialogo con un'interlocutrice sensibile e discreta. Quando Herta M√ºller parla di sé e delle esperienze che l'hanno formata, sono subito presenti le immagini, i motivi stessi della sua narrativa che il lettore non mancherà di cogliere. E questi accompagnano il racconto di un'infanzia in un villaggio del Banato rumeno, osservato dagli occhi di una bambina che crea per sé fantastici mondi paralleli, prima di approdare al mondo parallelo per eccellenza che è la scrittura. C'è poi la vita nella dittatura di Ceausescu e nella soffocante ombra dei suoi servizi segreti, cui segue l'emigrazione a Berlino Ovest verso la fine degli anni ottanta. Dall'infanzia solitaria nella campagna rumena al premio Nobel nel 2009, "La mia patria era un seme di mela" racconta la parabola di una vita vissuta nella letteratura e in un'inflessibile sincerità delle parole.
TITOLO IN CATALOGO Verifica disponibilitàUn uomo attende il passaporto che gli permetterà di emigrare. Nel tempo bloccato dell'attesa conta i giorni. Il luogo è un villaggio della minoranza tedesca in Romania e il tempo sono gli ultimi anni prima della caduta del regime di Ceausescu. Molti inutili sacchi di farina costa al mugnaio Windisch la speranza di poter abbandonare il paese ed emigrare in Germania. Ma solo quando sua figlia Amelie accetta di compiacere le voglie del parroco e del poliziotto i passaporti, finalmente, arrivano. Squarci di una luce brutale raccontano questo tempo di attesa sovrastato dall'immagine del fagiano, con le sue ali così inette al volo, che in rumeno è a sua volta immagine della creatura umana irretita nel fatale impaccio della vita.
TITOLO IN CATALOGO Verifica disponibilitàDiciannove capitoli, diciannove quadri strettamente correlati. Tutto inizia con l'inquietante tensione de "L'orazione funebre", che ci fa entrare nella vita di una bambina sveva che assiste al funerale del padre. Ne "Il bagno svevo" conosciamo tutta la famiglia: il bambino più piccolo, la madre, il padre, la nonna, il nonno, che approfittano dello stesso bagno caldo, dello stesso sapone, per lavarsi, uno dopo l'altro, per poi sedersi a vedere il film del sabato. Completa il quadro "La mia famiglia", dove l'autrice approfondisce ognuno dei personaggi e traccia il loro albero genealogico. Queste tre prime scene sono il preambolo di "Bassure", il capitolo più lungo. La natura si fa protagonista, con un'infinità di elementi e personaggi che formano il quadro più colorito dell'opera, per manifestare la sofferenza, l'isolamento e l'abbandono in cui versano la sua famiglia e il villaggio svevo. Per essere ancora più chiara, la bambina racconta il lavoro del padre in "Pere marce". La ritroviamo mentre balla in "Tango soffocante" e, convertita in adolescente, balla anche ne "La finestra". Apparirà ne "L'uomo con la scatola di fiammiferi". Racconta le vacanze dei genitori al mare, parla della sua solitudine, della successione dei dittatori, degli assassini della mafia, fino a descrivere in un "Giorno feriale" la sua vita in fabbrica. Una storia di sofferenza, isolamento, abbandono. Il libro d'esordio di Herta M√ºller in una edizione rivista e corretta dall'autrice premio Nobel per la letteratura 2009.
TITOLO IN CATALOGO Verifica disponibilitàQuesti scritti densi, leggeri e acuti allo stesso tempo, sospesi tra memoria, diario, poesia e riflessione ci permettono di scoprire il mondo privato e letterario di Herta M√ºller, vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura, e di lanciare uno sguardo più lucido sul mondo. Ogni pagina è resa ancora più affascinante dall'incontro tra pensiero e quotidianità, tra gesti e oggetti semplici e interpretazioni del mondo, tra ricordi dell'infanzia e consapevolezze dell'età adulta che l'autrice rumena di lingua tedesca restituisce con una lingua e con immagini che restano a lungo nella memoria.
TITOLO IN CATALOGO Verifica disponibilità"Ogni vita umana è come uno schiaffo del vento." Così cantava Maria Tanase, la grande interprete rumena che la dittatura volle censurare ma la cui voce non poté spegnere nel cuore della gente. Alla verità di queste parole, alla violenza di un secolo e ai suoi totalitarismi, alla propria esperienza di vita e di scrittura sono dedicati i saggi qui raccolti, che Herta Müller ha scritto nel corso degli ultimi anni e fra i quali è compreso anche il discorso pronunciato dalla scrittrice in occasione del conferimento del premio Nobel nel 2009. Alla lettura intensamente personale dell'opera di autori e artisti, da Elias Canetti al poeta e amico Oskar Pastior, da Emil Cioran a Maria Tanase e altri, si affiancano testi in cui il racconto su di sé è sempre anche l'accusa di ogni collaborazione all'abuso e alla violenza. Ed è nello stesso tempo un profondo scavo nel rapporto fra la percezione e la parola, dal quale sorge una poesia di così dura bellezza. Politica, raffinata riflessione letteraria e sulla scrittura, autobiografia: qui tutto nasce dal medesimo nervo, bruciante e scoperto. Poiché, come scrive l'autrice: "Io non devo una sola frase alla letteratura, bensì all'esperienza vissuta. A me stessa e soltanto a me, perché voglio poter dire quel che mi circonda".
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