È il 1866: all'indomani della battaglia di Custoza, Garibaldi, attestato nel Trentino, con le camicie rosse dei suoi volontari semina il panico tra i militari austriaci e la popolazione fedele a Francesco Giuseppe. «Amore mio, uccidi subito questo Garibaldi», scrive la principessa Leopoldina Lobkowitz al marito, conte Fedrigo Bossi Fedrigotti, ussaro dell'imperatore partito per la guerra. Leopoldina arriva dagli splendori di Vienna, dagli agi di immense tenute in Boemia. Da lì è giunta a Rovereto in casa dello sposo, nobile «povero» di una povera provincia dell'impero, di cognome italiano, di dialetto trentino, ma di sentimenti incrollabilmente asburgici. Attraverso le lettere dei due sposi - raccolte con amore e tradotte in romanzo dalla bisnipote Isabella - si svolge la trepidante vicenda privata dei due protagonisti, delle loro famiglie, del loro contorno di amici e prende corpo una pagina del nostro Risorgimento visto con gli occhi di chi stava dall'altra parte.
TITOLO IN CATALOGO Verifica disponibilitàDalle virtù ai vizi, dalle passioni alle arti. Un repertorio di allegorie cui attinsero a piene mani generazioni di artisti e di poeti di tutta Europa. Scritto nell'ultimo decennio del XVI secolo, questo trattato conobbe il successo in età barocca e la sua fortuna si protrasse nelle epoche successive dando vita a quella tradizione iconologica, di cui le personificazioni allegoriche del Ripa sono insieme la Bibbia e i tarocchi.
TITOLO IN CATALOGO Verifica disponibilitàIn un arco di tempo che spazia dalla prima guerra mondiale ai giorni nostri, il romanzo analizza il rapporto fra due sorelle, un rapporto perennemente sospeso tra odio e amore, tenerezza e violenza. Remissiva e strenua custode delle tradizioni familiari la maggiore, irrequieta e spregiudicata la minore, le due protagoniste si confrontano in una disperata ricerca di amore e di comprensione, mai soddisfatta da un mondo (quello della piccola nobiltà trentina, sospesa tra Italia e Austria) che sta subendo una troppo rapida trasformazione. Dalle due parti del romanzo si fronteggiano le due confessioni, due verità sulla stessa storia, entrambe giustificate e plausibili. Il romanzo ha vinto il Premio Campiello nel 1991.
TITOLO IN CATALOGO Verifica disponibilità"I suoi racconti sono perfette macchine narrative: la situazione di partenza sembra comune, addirittura banale, ma nel corso della vicenda subentra un piccolo incidente che rovescia in modo sinistro o grottesco i fatti... Dahl ha l'abilità di far diventare la cattiveria una qualità rivelatrice della natura umana." (Corrado Augias)
TITOLO IN CATALOGO Verifica disponibilitàAl breve testo, pubblicato autonomamente col medesimo titolo nel 1945, nel quale si indicavano le linee principali delo sviluppo degli stili d'arredamento dall'antichità ai primi del Novecento, l'autore aggiunse, circa vent'anni dopo, un apparato di illustrazioni commentate, per aiutare a conoscere meglio i modi nei quali l'uomo ha organizzato e decorato gli ambienti della vita quotidiana.
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