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  1. NATE SOTTO UNA CATTIVA LUNA

    di NIFFOI SALVATORE Pubblicato da LA NAVE DI TESEO Data Pubblicazione 5-2023 € 18,00

    Gli abitanti del paese di Bodoloi, sui monti della Barbagia, osservano le leggi della natura più di quanto si interessino al giudizio degli uomini. Le loro anime si accordano alle ombre di una terra tanto ruvida nei lunghi inverni, quanto è generosa di vita nella stagione del raccolto. Qui Basilia Pistichinzu, "una femmina abituata a fare tante cose in una sola volta", sposa Venanziu Serathula e dalla loro unione nascono sei figlie femmine. Neppure una famiglia così numerosa basta però a contenere l'amore di Basilia, un desiderio di musica, baci e libertà che è troppo grande per restare nascosto negli anfratti della valle. Quando viene violato il segreto di quella voglia, la tempesta si scatena su tutto il circondario. Salvatore Niffoi ci conduce a Bodoloi - una nuova Macondo di rocce assolate, vigne e asfodeli - ad ascoltare maestri di vita come Tziu Mercuriu Salippa, a osservare le mamas de anima Donisia Carchina e Luisa Lentore, capaci di sguardi che confortano il cuore. Mentre le feste in piazza scandiscono un tempo che non ha mai fine, le sei sorelle Serathula vanno incontro al mistero di mamma Basilia, che le unirà in un patto intimo e implacabile. Un romanzo come i personaggi che lo abitano, tra legami ritrovati, famiglie che sono felici ciascuna a modo loro, amori violenti e appassionati, matti, assassini e pionieri del volo, sogni e vendette, una storia in cui le parole aiutano a ricordare qualcosa che vuole farsi dimenticare.

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  2. APOSTOLO DI PIETRA (L')

    di NIFFOI SALVATORE Pubblicato da GIUNTI EDITORE Data Pubblicazione 9-2022 € 18,00

    Una notte d'estate, la notte di San Lorenzo, gli abitanti di Oropische fanno tutti lo stesso sogno: un apostolo di pietra che, ciondolando la testa come un ubriaco, scende in terra da una scala di cristallo e si posa nel piazzale della chiesa grande. Una volta svegli, accorrono in processione di fronte alla cattedrale: non lontano dal sagrato, vicino alla fontana di Su Semene, la statua del santo c'è davvero. A tratti sembra parlare, e i paesani iniziano a porgergli offerte, a invocarlo nelle preghiere. Ognuno di loro, in modi a volte lampanti, a volte imperscrutabili, viene esaudito. Si alternano così le loro storie, storie di sangue e passione, metamorfosi e riscatto, perdita e dissoluzione. Ci sono i minatori Nabiscu, Lillicu, Bore e Juvanne, che vivono una vita sotterranea e sanno che ogni giorno di lavoro può essere l'ultimo; c'è Tiricu Mugrone noto Gardu, figlio «istroppiau» rifiutato dal padre per la sua deformità; c'è Consolina Meliacra, con il suo amore ossessivo per Simmacu Virdarolu; c'è Albinu Suriache, che, ormai vecchio, spera di incontrare la sua Madonna dei gigli. E c'è Lisandra Porriolu, né maschio né femmina, che chiede all'apostolo il corpo che ha sempre desiderato. Ma gli uomini sono bambini incoscienti, rompono i regali dopo pochi minuti di gioco. E ciò che i santi sanno fare, lo possono anche disfare. Sferzante, lirico, selvaggio, Salvatore Niffoi dà un'altra prova, in questo romanzo, della sua intensissima arte di raccontare. Chi legga per la prima volta le sue pagine troverà, in chiave moderna, la meraviglia che si prova al cospetto di un altrove enigmatico e arcaico: la maestà solida del nuraghe, il mistero del monolite confitto nel terreno.

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  3. VIAGGIO DEGLI INGANNI (IL)

    di NIFFOI SALVATORE Pubblicato da GIUNTI EDITORE Data Pubblicazione 2-2022 € 13,00

    A Oropische, «ultimo paese barbaricino prima del sacro confine tra il cielo e la terra», nessuno sa che fine abbia fatto Nineddu Nirthoni. Scomparso da anni, c'è chi dice fosse un ragazzo triste, che trascorreva il suo tempo a leggere e a scrivere poesie. Qualcun altro che fosse un ladro come suo padre, il carbonaio. Altri invece che si sia dato alla macchia: aizzò gli operai della miniera di talco e, con un gruppo di sbandati, ne rapì e uccise il proprietario. Ancora oggi si parla di lui come di un esaltato, e la gente scomoda il suo nome a ogni delitto o sequestro. Ma chi lo sa poi cosa passa per la testa di un giovane sardo, cresciuto nella Barbagia più profonda, in una miseria feroce e senza speranza? È lo stesso Nineddu a raccontarlo al lettore, sfidandolo a ricomporre i pezzi della sua vita «malfatata» lungo il filo ambiguo e sottile dei ricordi. Perché la verità dentro al petto bisogna avere il coraggio di pronunciarla. Ma la traversata dell'esistenza, tra le righe, si mostra sempre per quella che è: un breve e meraviglioso viaggio degli inganni.

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  4. CRISTOLU

    di NIFFOI SALVATORE Pubblicato da GIUNTI EDITORE Data Pubblicazione 9-2021 € 17,00

    È una domenica dei morti quando don Frunza, il prete di Orotho, vicino a una lapide del camposanto si imbatte in una strana scatola di latta. La apre, e dentro trova una pila di pagine scritte a mano. Sul primo foglio, un frontespizio disegnato a pastello, è raffigurato un Cristo nudo e crocifisso a due tavoloni, mentre il titolo recita: Barore Suvergiu, noto Cristolu. Vita e morte di un frate bandito. Il racconto è tragico e avvincente, ha i tratti della parabola, e don Frunza decide di leggerlo a puntate durante le sue omelie, per gremire i banchi ormai vuoti della chiesa del paese. Di sermone in sermone scopriamo così la storia di Cristolu, ragazzo magnetico, viscerale e un po' folle, che in gioventù compie alcuni miracoli per poi entrare in convento. Tuttavia, il giorno in cui il corpo di sua sorella Pauledda viene trovato massacrato - il figlio di uno dei Don del paese l'ha violentata e uccisa - la sua vocazione s'incrina irreparabilmente. Cristolu invoca «una giustizia impaziente e terrena» e con un manipolo di compagni si dà alla macchia, mina la sicurezza delle strade e terrorizza i Sioppo, i Melonza e i Thruccu, le famiglie che spadroneggiano su Orotho. Un crescendo tumultuoso che porterà Cristolu a un atroce finale. Quello stesso finale che padre Frunza, minacciato dagli eredi dei Don e intimidito dagli alti prelati, dovrà scegliere se leggere fino in fondo durante la messa cantata.

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  5. SOGNO DELLO SCORPIONE (IL)

    di NIFFOI SALVATORE Pubblicato da IL MAESTRALE Data Pubblicazione 3-2021 € 20,00

    "Mai ci lasceremo, Fellé! Mai, neanche se dovesse finire il mondo!" dice Taniella Pistiddu a Felle Tamale quando lui la chiede in sposa. Poi un giorno il mondo finisce davvero, per una pestilenza. È la Cajentura, una febbre mortale che si diffonde preceduta da una nebbia gialla, e annunciata a Felle da un sogno premonitore dove uno scorpione gli punge ripetutamente le carni. La gente inizia a morire e cade in preda al terrore. In poco tempo le strade si fanno deserte. Allora Felle e Taniella caricano sui cavalli arnesi, viveri, indumenti, e fuggono. Si rifugiano in un nuraghe mentre il mondo sprofonda. Nel buio dentro quel cono di pietre perdono il conto dei giorni, e per non perdere anche il senno, decidono di tenersi vivi inventandosi storie. La storia di sopravvivenza gioca allora a intrecciarsi con una fantasmagoria di storie che raccontano l'amore fugace di una baronessa e il suo servo, la metamorfosi di un prete in formica, l'esistenza senza pace di un uomo nato per sbaglio, una giovane scalza che partorisce un serpente... Niffoi incanta con un racconto impregnato di fiabesco, sacro e profano, una giostra allucinata e visionaria da cui il lettore non vuole più scendere.

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  6. POSTINO DI PIRACHERFA (IL)

    di NIFFOI SALVATORE Pubblicato da GIUNTI EDITORE Data Pubblicazione 9-2020 € 13,00

    Melampu è il corpulento postino del paese di Piracherfa. Trascina i suoi giorni a fatica, le budella lacerate dal troppo alcol, la memoria afflitta da un tragico passato familiare, l'anima avvelenata dalle oscene avance di Rodìa Sagrittu, la sua grottesca capoufficio. Spesso, voci gli bisbigliano all'orecchio di darsi al più presto la morte. Un'esistenza allucinata, «pesante quanto una montagna di granito», alleggerita soltanto dall'affetto per Galdina, la «bagassa» di Noroddile, e dalla passione per la scrittura, coltivata negli anni del liceo e mai del tutto dimenticata. L'unico vero conforto di Melampu è rispondere alle lettere che da un po' di tempo arrivano all'indirizzo di Mitrio Zigattu, suo amico morto in disgrazia. Solo così sente di poter sopportare il passare dei giorni: vivendo la vita di un altro, dissolvendo se stesso in altra forma. Finché una mattina, durante il quotidiano giro di visite, trova a terra il corpo scempiato di donna Balbina, la farmacista del paese. Una morte inquietante che lo costringerà a discendere in un abisso ben più profondo.

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  7. DONNE DI OROLE' (LE)

    di NIFFOI SALVATORE Pubblicato da GIUNTI EDITORE Data Pubblicazione 3-2020 € 18,00

    Nel cimitero di Chirilai del paese di Orolé, da tempi sconosciuti, c'è un tombino chiuso con una lapide senza nome. Nessuno ha mai avuto il coraggio di aprirlo. Lì sotto c'è interrato il demonio, come gridano i bambini quando ci passano davanti? O c'è davvero sepolto l'arcangelo Gabriele, come si tramandano di padre in figlio i becchini del paese? L'identità dell'ospite - o degli ospiti, come invece dicono altri ancora - tiene legate a doppio filo due donne, Isoppa e Sidora, in una storia che si dipana per più di mezzo secolo. Entrambe si troveranno a dover espiare la colpa di essere nate a Orolé, una terra maledetta di «molti funerali e pochi battesimi», di disamistadi e affetti scempiati, di sogni spezzati. Isoppa Licanza, figlia di banditi, ribelle e analfabeta, che scopre cos'è la passione vera, ma solo per un giorno di pioggia, con un ragazzo venuto dal continente. E Sidora Puntera, giovane vedova vittima dell'amore cieco di Bore Crapittu, ragioniere timido, impacciato, e nondimeno freddo e spietato calcolatore: un amore efferato, pronto a tutto, fermentato per anni come un nepente liquoroso che inebria e rende folli. E che andrà incontro a una raccapricciante vendetta. Coraggiose, ferine, straziate. Salvatore Niffoi questa volta ci racconta la vicenda di due donne forti, due «balentes» che mandano in pezzi la loro vita nel tentativo di ricomporre, o disperdere, il mosaico crudele della propria esistenza. E con il fascino della sua lingua materica, potente e suggestiva mette in scena un dramma di espiazione ed estinzione, una lotta feroce per trasformare il proprio dolore in speranza, la disperazione in oblio.

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  8. CIECO DI ORTAKOS (IL)

    di NIFFOI SALVATORE Pubblicato da GIUNTI EDITORE Data Pubblicazione 3-2019 € 16,00

    «Avevo capito che nessuno ama la vita quanto un non vedente che la odia.» Salvatore Niffoi ci rapisce una volta di più con un romanzo breve e un racconto, due storie di cecità vissute nel paesino di Ortakos su due sentieri paralleli, ma percorsi in direzioni opposte. La prima, quella di Damianu Isperanzosu, su mastru tzecu de Ortakos, cieco dalla nascita e odiato dal padre violento e possessivo per questa sua invalidità. Una pesante croce che si aggiunge alla lunga sequela di rovesci e disgrazie da cui la sua famiglia è afflitta da generazioni. L'unica salvezza, oltre il bene viscerale che gli vuole la madre, sarà l'intelligente carità del medico e del prete del paese: Damianu andrà a scuola, imparerà a leggere con le dita, e grazie alla passione per la letteratura - che fa «immaginare i colori nascosti del mondo degli altri» - potrà andare a cercare fortuna «in continente». Ma il richiamo della propria terra, delle proprie radici, sarà irreprimibile. Un'esistenza vista con gli occhi di un cieco, intrisa di buio masticato inghiottendo dolore e rabbia, ma anche di tutto il calore e l'amore che tatto e destino gli faranno incontrare sulla strada. Fino alla notte del miracolo. La seconda, quella di Paolo, ragazzo soprannominato Pasodoble a causa della sua mania per il tango, che sceglie sin da piccolo «di non vivere la propria vita, per vivere tutte quelle degli altri attraverso i libri», e poi recludersi in convento. Ambientate in una Barbagia infera eppure meravigliosa, e narrate con una lingua cruda, lirica, sismica, due storie che hanno la propria chiave nel mistero della visione. Di chi, mettendo a rischio ogni giorno la propria vita, forse riacquista la vista perché attraverso il dolore ne ha maturata una più profonda, e di chi, come Paolo, alla fine deve perderla, perché troppo sicuro di «aver visto tutto quello che c'era da vedere».

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  9. VENDITORE DI METAFORE (IL)

    di NIFFOI SALVATORE Pubblicato da GIUNTI EDITORE Data Pubblicazione 2-2019 € 13,00

    "Il venditore di metafore", Agapitu Vasoleddu, noto Matoforu è il personaggio principale del romanzo di Salvatore Niffoi. Eccolo che si toglie la berritta, si fa il segno della croce, sale su uno scrannetto di sughero e comincia a raccontare. E quali storie ci racconta Agapitu Vasoleddu, noto Matoforu? Quella di un becchino che sta per andare in pensione e il suo ultimo lavoro è il completamento del suo primo: dopo quarant'anni deve sfossare i corpi di due vecchi sposi che si erano molto amati ed erano morti insieme, abbracciati. Scava, scava ma non li trova... E quella di Juvanna Gravegliu, fiore del fango con la paura dei topi, e di Tziu Ascanio Imbonora, che da contadino volle farsi pastore, e di Aloino Conca 'e Tavedda, inventore della "macchina cancellapeccati"... Ormai viviamo in un mondo di storie, di racconti, di fiction o, come si dice sempre più spesso, di narrazione. Viviamo in un mondo in cui tutto è narrazione. Ma se tutto è narrazione significa che, in fondo, non lo è più niente. Questa idea di narrazione continua e pervasiva ha qualcosa di finto, di artificiale. Se vogliamo ritornare a sentire il gusto autentico del racconto, il sapore incantato di quando le storie non erano come un'aria diffusa ma, veramente, servivano ad alleviare un peso insostenibile, quello della fatica di vivere, vale la pena raccogliere l'invito di Agapitu Vasoleddu, noto Matoforu, il "venditore di metafore", e lasciarsi guidare dalla sua voce. Eccolo che è arrivato in piazza e promette avventure: "storie per grandi e piccini, mille storie in una sola, tutto il mondo in punta di parola!". Non si può negare che la Sardegna di Niffoi sia una terra amata, odiata, indagata e restituita in una sontuosa mescolanza linguistica. Allo stesso tempo non si può negare che l'isola sia, per lui, un microcosmo, un laboratorio dell'intera umanità, nel quale, come mosto, le passioni e le parole fermentano, ribollono e rendono ebbri. Per capire fin dove si possono spingere il bene e il male. Per smemorarsi. E per trovare la forza di continuare a vivere.

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  10. VENDITORE DI METAFORE (IL)

    di NIFFOI SALVATORE Pubblicato da GIUNTI EDITORE Data Pubblicazione 10-2017 € 18,00

    Ormai viviamo in un mondo di storie, di racconti, di fiction o, come si dice sempre più spesso, di narrazione. Viviamo in un mondo in cui tutto è narrazione. Ma se tutto è narrazione significa che, in fondo, non lo è più niente. Questa idea di narrazione continua e pervasiva ha qualcosa di finto, di artificiale. Se vogliamo ritornare a sentire il gusto autentico del racconto, il sapore incantato di quando le storie non erano come un'aria diffusa ma, veramente, servivano ad alleviare un peso insostenibile, quello della fatica di vivere, vale la pena raccogliere l'invito di Agapitu Vasoleddu, noto Matoforu, il "venditore di metafore", e lasciarsi guidare dalla sua voce. Eccolo che è arrivato in piazza e promette avventure: "storie per grandi e piccini, mille storie in una sola, tutto il mondo in punta di parola!". Eccolo che si toglie la berritta, si fa il segno della croce, sale su uno scrannetto di sughero e comincia a raccontare. E quali storie ci racconta Agapitu Vasoleddu, noto Matoforu? Quella di un becchino che sta per andare in pensione e il suo ultimo lavoro è il completamento del suo primo: dopo quarant'anni deve sfossare i corpi di due vecchi sposi che si erano molto amati ed erano morti insieme, abbracciati. Scava, scava ma non li trova... E quella di Juvanna Gravegliu, fiore del fango con la paura dei topi, e di Tziu Ascanio Imbonora, che da contadino volle farsi pastore, e di Aloino Conca 'e Tavedda, inventore della "macchina cancellapeccati"... "Fame e lacrime, riso e vino nero per tutti! Avvicinatevi! Avvicinatevi, prego, non perdete questa occasione per ubriacarvi di parole!": in questo invito che suona arcaico ma contiene interi modernissimi universi e, soprattutto, mantiene ciò che promette, c'è il senso profondo del raccontare di Niffoi.

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