La Gialla Oro nasce dalla consapevolezza che vi è un'attesa di poesia oltre i luoghi - in verità sempre più angusti - presso i quali la scrittura poetica trova oggi casa, e che c'è la richiesta di una partecipazione più ampia e condivisa. La collana si candida ad accogliere opere che hanno una voce di necessità e allo stesso tempo il carattere della fiducia nella continuità di una tradizione.
TITOLO IN CATALOGO Verifica disponibilitàMaria Grazia Calandrone è nata a Milano nel 1964 e vive a Roma. Ha pubblicato il piccolo libro-premio di poesia Pietra di paragone (Tracce 1998), La scimmia randagia (Crocetti 2003, premio Pasolini opera prima, cinquina premio Dessí) e Come per mezzo di una briglia ardente ( Atelier 2005, terna premio Valeri), la silloge Illustrazioni in 7 poeti del Premio Montale 1993 (Scheiwiller 1994) e altri testi in numerose antologie di premi (Corciano 1998, Bellezza 1998, LericiPea 2000) e su riviste ("Poesia", "Le Fram", "Nuovi Argomenti", "Gradiva"). Compare in diverse antologie poetiche italiane e straniere.
TITOLO IN CATALOGO Verifica disponibilitàI quattro elementi della natura sono le quattro sezioni di un libro che adegua la parola poetica all'acqua, al fuoco, alla terra e infine all'aria. Maria Grazia Calandrone vuole comunicare attraverso gli elementi stessi della natura: nella sezione Acqua si accampano Persefone e la pittura di Piero della Francesca; in Fuoco le variazioni d'amore del grande mistico persiano Hafez e alcune invocazioni di Maria; sulla Terra passano schegge di vera storia umana (Guernica, Marzabotto, leggende gotiche di vampiri e del sud Italia), mentre l'Aria chiude il libro con le estasi frantumate di Teresa d'Avila che rivolge la sua follia amorosa prima a Giovanni della Croce poi a Dio e il volume si solleva nel poemetto finale sul sorriso ironico e leggero di Chopin, descritto dall'autrice per la voce di Sonia Bergamasco.
TITOLO IN CATALOGO Verifica disponibilitàChi sono le donne che ogni giorno vengono violentate, assassinate, stuprate, e i cui corpi ci giungono contorti, macchiati, spezzati? Chi sono queste donne non amate per ciò che sono come persone, ma brutalmente desiderate come carne? Cosa hanno provato durante il massacro della loro identità? Erano intelligenti, sensibili, colte, erano come noi? Come restituire loro dignità, forza, cuore, anima affrontando i segni dei misfatti di cui sono state vittime, e con quali codici narrare le loro sventure? Il teatro e la poesia possono, in poche righe, raccontarci mondi interiori e psichici, restituirci la complessità di una relazione o di un momento di vita e trasformare un atto banale in narrazione dai contenuti universali. Quando il teatro e la poesia riescono a divenire, nella loro sintesi, voce delle voci, voce di tutti, sguardo degli sguardi, l"arte ha raggiunto la sua finalità. "Io e l"altra", raccolta di testi per il teatro, unisce autrici italiane di diversa provenienza geografica e formazione letteraria accomunate dallo stesso sforzo: denunciare le mille forme di violenza alle donne rendendole visibili, udibili, concrete.
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