La semplicità, da sempre considerata sigillum veri, è diventata oggi un'esigenza non solo teoretica, ma anche sociale e politica. L'iperspecializzazione del sapere e delle professioni, la complessità del sistema economico, finanziario, burocratico e dei meccanismi decisionali e amministrativi rischiano di rendere questo mondo, creato dall'uomo, incomprensibile e ingovernabile. Anche papa Francesco nella sua Enciclica Laudato si', di fronte a inquinamento, migrazioni, miseria, mutamenti climatici e ambientali, sanciti dal recente passaggio geologico epocale, dall'Olocene all'Antropocene, dove l'uomo rappresenta il più importante agente del cambiamento nell'ecosistema globale, auspica «un ritorno alla semplicità» nel nostro stile di vita. In queste pagine, Francesco Bellino fa emergere tutta l'esigenza e l'importanza fondamentale di pensare la semplicità e la sua pratica: come ci ha indicato Antoine de Saint- Exupéry, «si vede bene soltanto con il cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi». La semplicità può essere la strada di un nuovo inizio per ridare senso all'esistenza.
TITOLO IN CATALOGO Verifica disponibilitàLa prefazione, che in genere si scrive alla fine della ricerca, crea un'illusione, perché ti fa credere di aver concluso un percorso e di essere approdato, dopo una lunga e faticosa navigazione, a un porto sicuro. E, invece, ti accorgi che anche quel porto è agitato dai venti e non è così profondo da poter gettare l'àncora definitiva per l'approdo. Bisogna riprendere il largo e cercare un altro approdo. Sono passati ormai più di quarant'anni dalla nascita della bioetica. Dal 1970 ad oggi molti sono stati i cambiamenti nella storia socio-economica, politica, nel pensiero scientifico, filosofico, nella cultura, nelle neuroscienze, nelle tecnologie.
TITOLO IN CATALOGO Verifica disponibilitàInizialmente concepito per rappresentare e comprendere il reale, oggi lo spazio mediatico, pervaso dall'elettronica e caratterizzato dalla pubblicità del privato, è diventato un universo sempre più autonomo, guidato da proprie logiche interne. Un universo che rischia di diventare completamente autoreferenziale, sostituendosi alla realtà. Il volume si interroga sulle condizioni, sugli scopi, sulle conseguenze e sulla possibilità stessa di un'etica della comunicazione nella contemporaneità, cercando di dare una risposta in senso filosofico ai quesiti di maggior rilievo. La concezione moderna del mondo come immagine rende ancora possibile giustificare la nozione di verità? Quali sono i postulati dell'etica della comunicazione e gli elementi che consentono ai principi morali di essere applicati nel contesto della multimedialità? In che cosa consiste la netiquette, il galateo di comportamento dei fruitori dei nuovi servizi della Rete? Quali sono i presupposti di un atto comunicativo autentico?
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