Questo breve saggio non ha l'intento di offrire un panorama esaustivo su tutto ciò che concerne il bambino. Si tratta, piuttosto, di una raccolta di appunti di lavoro da utilizzare come una possibile traccia teorica per tentare di riaprire un dibattito epistemologico che negli ultimi tempi sembra quasi del tutto sopito, nonostante la miriade di libri sull'infanzia faccia pensare il contrario. Ci tengo a sottolineare che quando parlo di dibattito, lo intendo come disputa teorica, metodologica, epistemologica e non come una sterile polemica nei confronti di coloro che non fanno parte dello stesso campo di appartenenza. Mi preme altresì sottolineare che non si tratta di dimostrare che gli psicoanalisti sono depositari della verità mentre gli altri (psicologi, biologi, genetisti, psichiatri, etnologi, ecc.) brancolano nel buio. Intendo, invece, affermare che l'idea dell'essere umano, e dunque del bambino, che scaturisce da una attenta lettura della dottrina freudiana è incompatibile con quella proposta non soltanto dagli altri campi che si occupano del comportamento umano ma addirittura anche con gran parte della psicoanalisi post freudiana. Si tratta, infatti, di una lettura di Freud che divide lo stesso campo della psicoanalisi.Il filtro teorico attraverso il quale il sapere sul bambino è qui esposto ed analizzato è scaturito dalla mia lettura dell'opera di Freud e dalla rilettura che ne ha fatto Lacan. E' perciò un un saggio, dichiaratamente di parte. Ritengo che ciò possa facilitare il dibattito piuttosto che ostacolarlo. Non ritengo, infatti, corretta, l'operazione, assai df fissa, che consiste nell'assemblare i risultati raggiunti nei vari campi delle scienze umane ritenendo che in questo modo si possa avere un'idea più articolata del bambino e dell'essere umano. A mio parere, l'opera di Freud e Lacan è preziosa proprio perché ci mostra i limiti di questo tipo di taglio epistemologico. E' chiaro che il Freud ed il Lacan di cui mi sono servito sono il risultato di ciò che fin qui ho compreso della loro opera. Debbo inoltre aggiungere che non avrei potuto scrivere queste pagine senza l'insegnamento di chi prima di me ha cercato e cerca, faticosamente, di decifrare il pensiero di questi due psicoanalisti. Il mio ringraziamento va a tutti coloro, e non sono pochi, che mi hanno introdotto nel complesso campo della psicoanalisi.